Dopo aver visto cosa distingue un Thin Client da un PC e alcune ragioni o condizioni per l’adozione di questa tipologia di dispositivi in modo proficuo, risulta chiaro che i Thin Client sono un particolare tipo di dispositivo computazionale ma che in fondo non si distinguono eccessivamente da un PC.
A fare la differenza sono in particolare due aspetti:
- le loro caratteristiche hardware, orientate a longevità e riduzione dei consumi a fronte di essenzialità nel dimensionamento e performance calibrate per specifici utilizzi, e
- le loro caratteristiche software, costituite da sistemi operativi minimali, adatti alla specifica tipologia di dispositivo e da particolari funzionalità di controllo e gestione, determinate dagli scenari di utilizzo e dalla necessità di amministrare grandi infrastrutture di dispositivi di questo tipo.
Per questo non sempre i Thin Client sono lo strumento migliore per ogni caso d’uso, in particolare se l’infrastruttura IT e gli applicativi aziendali non sono orientati a un modello client/server (dove gli end user utilizzano applicazioni centralizzate in Cloud, tramite il web o ambienti di virtualizzazione del desktop) oppure se le necessità della propria forza lavoro sono fortemente disomogenee o se si hanno esigenze di utilizzo dei dispositivi digitali e di prestazioni molto differenziate e flessibili, per i quali è più consigliato l’uso di PC o di applicazioni specifiche in locale.
Tuttavia, come accennato in precedenza, sono anche alcune caratteristiche software e relative funzionalità a caratterizzare i Thin Client. Per questo, ci possono essere anche casistiche “ibride” dove, a fronte di una differenziazione delle postazioni con l’utilizzo di più hardware differenti (come anche di hardware consumer potenzialmente a elevate prestazioni come laptop o PC e magari anche di Thin Client, ove possibile) si utilizzi poi un substrato software che uniformi la gestione di tutto il parco macchine al paradigma Thin Client. In questo caso, su tutte le postazioni saranno comuni funzionalità di gestione e controllo centralizzato tipiche dell’ambito Thin Client, seppur fruite da PC o laptop e, dove necessario, abbinando l’accesso a risorse e applicazioni centralizzate anche all’utilizzo di applicazioni locali limitatamente a specifiche istanze peculiari della realtà e che necessitino di maggiore potenza di calcolo di prima mano.
Per questo, nel resto di questo articolo, presenteremo vari casi d’uso dei Thin Client, astraendo dal fatto che questi siano “puri Thin Client” (anche hardware) o solo Thin Client “software”, basati su architetture diverse, ma controllati con funzioni di automazione e centralizzazione.
Casi d’uso
Elenchiamo qui sotto alcuni casi concreti di utilizzo dei Thin Client e riassumeremo in un’infografica se si tratta di casi tipicamente hardware o anche/solo software o ibridi.
Chioschi digitali in ambito aziendale, nell’Industria o nel Commercio e Logistica – per creare e gestire facilmente postazioni digitali di monitoraggio e controllo di particolari fasi di processo (produttivo o di servizio). Un esempio sono le postazioni industriali che possono richiedere anche hardware specifico resistente a condizioni ambientali (polveri o temperature/umidità) ed eseguono semplici applicazioni di controllo di macchinari (magari tramite schermi touch) o di input/output (si pensi al carico/scarico di merci con lettori di codice), fruite tramite il Cloud con interfaccia web o che accedendo a un desktop virtuale con applicativi aziendali (es. sistemi informativi); o ancora semplici postazioni informative di monitoraggio che descrivono l’andamento di un’apparecchiatura. In questo caso può essere richiesto anche l’accesso rapido e senza necessità di “digitazione” (es. tramite card personali o di ruolo).
Chioschi in Aree Pubbliche o Digital Signage – Possono essere dei dispositivi digitali molto semplici, spesso utilizzati nel commercio o in aree di ospitalità e servizio a disposizione del pubblico, dove si rendono disponibili informazioni statiche o dinamiche (es postazioni self-service per prenotare una prestazione o per ricercare un luogo o un’informazione) fruibili tipicamente via web, o ancora si offrono al pubblico contenuti multimediali, come video informativi o pubblicità (tipici del Digital Signage). In questi casi possono essere richiesti hardware specifici (totem o grandi schermi già integrati nel dispositivo) o semplici Thin Client collegati alla parte schermo o di interazione (es. touchscreen), dove è possibile venga richiesto il blocco di ogni altra periferica o sorgente.
Banche e Assicurazioni – Postazioni uniformi, che devono sia garantire massima sicurezza (con protezione da attacchi esterni e da usi scorretti degli operatori, es. inserimento di USB o navigazione libera) sia un ambiente di lavoro sempre uniforme e standardizzato, magari con utilizzo di periferiche specifiche (si pensi alle postazioni di sportello con dispositivi di firma elettronica o di conteggio) o con requisiti tipici di un profilo professionale, sia in ambito finance che in ambito utilities o Pubblica Amministrazione (postazioni di monitoraggio andamenti con necessità di multi-monitor, postazioni di gestione tecnica, postazioni a contatto con l’utente, ecc.).
Sanità – Postazioni che permettono al personale l’accesso ad ambienti virtuali specializzati per ruolo e reparto, gestiti centralmente e da remoto dal reparto IT (strutture molto grandi e talvolta anche ramificate o delocalizzate), che devono essere facilmente “manutenibili” e supportabili, assolutamente stabili e sicure (per questo è sconsigliato l’uso libero di PC da parte degli utenti). Devono rendere disponibili applicativi altamente personalizzati (accedendo ad ambienti virtuali diversi) e differenziati a seconda degli utenti (es. diversificazione tra medici, infermieri, altri operatori sanitari o amministrativi) e garantire, appunto, oltre a sicurezza/privacy dei dati (assolutamente centralizzati) anche la velocità di accesso e il supporto a periferiche.
Pubblica Amministrazione, Grandi Aziende, Utilities, Call-Center – Con necessità di rendere disponibili centinaia – se non migliaia – di postazioni condivise (accessibili da diversi operatori in orari o giorni diversi) ma comunque sempre uniformi tra loro e dove l’attenzione ai costi di capitale (acquisizione dell’hardware) e operativi (consumi, personale ed effort di gestione IT) è massima. In questo caso le postazioni possono anche essere molto semplici e tipicamente mirate verso un ambiente virtuale o web molto uniforme, con uso di periferiche standardizzate (es. cuffie o webcam) e limitata libertà/flessibilità per gli utenti (utilizzo standard e sicuro della postazione).
GDO (Grande Distribuzione) e Logistica – In questi contesti le aziende si trovano a dover affrontare l’infrastrutturazione di diverse sedi, ciascuna con molte postazioni di lavoro (punti vendita con postazioni di supporto o cassa, punti di distribuzione, smistamento o assistenza,…) nelle quali è necessario garantire l’uniformità degli strumenti informatici e risulta fondamentale poter automatizzare il set-up delle nuove postazioni e la gestione in remoto e centralizzata su tutte le sedi di manutenzione, aggiornamenti e configurazione. In questo caso è spesso utile che anche gli hardware siano uniformi tra loro per massimizzare la riutilizzabilità e uniformità, e si rende spesso necessario ottimizzare anche la programmazione e distribuzione dei pacchetti di aggiornamento da remoto verso le sedi territoriali, differenziandole per esigenza (es. orari di operatività) e ridurre al minimo l’accesso alla rete pubblica e le tempistiche attraverso l’uso di gateway locali.
Università/Scuole/Biblioteche/Ricerca – L’ambito Education è un esempio preminente di caso d’uso di Thin Client anche hardware, visto che sono molto diffusi i laboratori che richiedono un elevato numero di postazioni anche molto semplici che consentano l’accesso ad ambienti o strumenti digitali didattici centralizzati, acceduti in modalità terminal/client, anche per aumentare la sicurezza e assicurare (visto l’accesso libero e sempre diverso) la costante rigenerazione dell’ambiente di lavoro. Per questo è diffuso l’utilizzo di funzionalità software come la protezione del disco, così che i dischi locali non siano mai modificati con dati dei singoli utenti. È diffusa anche la necessità di riconfigurare rapidamente gli ambienti (per l’uso in classi o scopi diversi, come lezioni, esami o esercitazioni) e di poter predisporre ambienti diversi sia generici (per disciplina) sia specifici per utenti (docente, studente,…), per questo si fa ampio uso di infrastrutture basate su Desktop Virtuali (VDI). Sempre in contesto universitario e di ricerca si stanno diffondendo anche molti utilizzi sperimentali di dispositivi Thin Client o similari, scelti per le loro caratteristiche minimali e di contenimento dei costi, da distribuire e installare in modo massivo per fungere da punti di raccolta dati (es. collettori di dati da sensoristica).
Mobilità – Un numero crescente di realtà e casi d’uso richiede oggi modalità per fornire ai propri utenti finali facile accesso alle risorse aziendali centralizzate, anche quanto questi sono in mobilità. Per questo si ricercano ambienti in grado di trasformare un dispositivo mobile/portatile (come notebook), talvolta anche personale o fornito in emergenza all’utente, in uno strumento uniforme e compliant con gli standard aziendali. Sono necessari strumenti software di adozione flessibile ma in grado, quando usati, di abilitare capacità di configurazione e trasformazione del dispositivo, attivando ambienti uniformi, focalizzati sull’accesso alle risorse e sui tool aziendali (offerti via VDI o in cloud) e rispettosi delle norme di sicurezza aziendali anche se eseguiti su reti private o domestiche. Esempi sono software agent o sistemi operativi utilizzabili in modalità live (con boot da USB) capaci eventualmente anche di proteggere il dispositivo da ogni modifica (dati volanti e solo centralizzati, non in locale).