Thin Client: anche il suo nome ci comunica qualcosa di leggero, semplice, ma allo stesso tempo utile, alternativo. Questo dispositivo, in determinati contesti, si rivela essere la scelta più giusta, l’alternativa sicura ed economica a un PC, ma sappiamo davvero scegliere correttamente quale adottare? Sappiamo, più che altro, se l’adozione del Thin Client nella nostra azienda sia la scelta più giusta?

In questo articolo presentiamo e rispondiamo a queste e ad altre domande che, solitamente, chi si trova a dover allocare budget si pone (o si dovrebbe porre!). Elenchiamo le più comuni, quelle che sicuramente meritano di essere prese in considerazione prima di investire in un cambio di infrastruttura.

  • Che differenza c’è tra un Thin Client e un PC?

In realtà abbiamo già risposto a questa domanda in questo articolo, ma, sintetizzando, possiamo dire che le differenze risiedono nel consumo energetico, nelle prestazioni, nella durevolezza. Laddove un Thin Client è adottabile, questo tipo di dispositivo è in grado di consumare cinque volte in meno rispetto a un PC e durare fino a cinque volte di più. Non avendo parti mobili (ventole, dischi, ecc.) offre anche un altro vantaggio: quello di non smuovere polvere o creare riscaldamento nell’ambiente dov’è installato.

  • Quando è possibile adottare dei Thin Client al posto dei PC?

Solitamente l’adozione dei Thin Client è subordinata a un’infrastruttura virtualizzata. Questo perché il Thin Client, non essendo dotato di un disco flash, non salva nulla sul disco. Non è possibile, quindi, istallare applicazioni e risorse, che, appunto, rimangono virtuali. Il Thin Client può essere visto come un mero punto di accesso a un ambiente Citrix o VMware, con un proprio sistema operativo in grado di bloccare la scrittura su disco e rendere, così, più sicuro il dispositivo stesso.

  • Quanto consuma un Thin Client?

Dipende molto dalle prestazioni che si richiedono, esistono tanti tipi di Thin Client, dai più basici ai più performanti, fino ad arrivare ai Thin Client All-in-One. Se prendiamo ad esempio un Thin Client mid-range per applicazioni da ufficio, il consumo durante il funzionamento si aggira intorno ai 5/6W; per un All-in-one si può arrivare ai 25/30W.

  • Se non ho un’infrastruttura virtualizzata, posso comunque creare postazioni di lavoro Thin Client?

Benché il Thin Client sia proprio concepito per lavorare con risorse virtualizzate, esistono delle possibili applicazioni stand-alone, come, ad esempio, i chioschi oppure le applicazioni in ambito industriale; sia che si servano di una connessione per aprire un applicativo browser, sia che lavorino in terminal server. In questi casi, tuttavia, viene meno la gestione centralizzata e remota dei dispositivi, altro punto di forza di queste tecnologie.

  • Come si calcola il risparmio economico adottando Thin Client al posto dei PC?

In diversi modi e sotto diversi aspetti. Si pensi di avere ad esempio 200 postazioni di lavoro da coprire. Se si calcola il cosiddetto TCO (Total Cost of Ownership), si deve considerare sia l’investimento in hardware (poniamo che siano tutte applicazioni da ufficio senza particolari esigenze prestazionali): un PC entry level costa circa una volta e mezzo un Thin Client entry level, quindi 200 Thin Client sarebbero l’equivalente di 133 PC.
Inoltre, va considerato il consumo energetico, ricordando comunque che un Thin Client entry-level consuma circa 5 volte in meno di un PC entry-level (schermi esclusi). Quindi 200 Thin Client consumeranno come 40 PC. Alla fine dell’anno il risparmio sarà veramente consistente e più sale la quantità di postazioni, più cresce il risparmio.

  • Il Thin Client è un dispositivo sicuro?

Uno dei punti di forza del Thin Client è proprio quello di poter contribuire attivamente alla sicurezza informatica dell’azienda. Questo perché il Thin Client non permette la scrittura su disco, evitando così possibili azioni malevole intenzionali o involontarie e preservando la postazione di lavoro, anche grazie a determinate opzioni di sicurezza e blocco di scrittura e periferiche impostate sul sistema operativo. Ovviamente questo accorgimento non sarà mai sufficiente a garantire l’immunità dagli attacchi informatici, la soluzione migliore è sempre quella di adottare una strategia di sicurezza informatica completa e ben progettata, anche grazie a vendor specifici di questo ambito.

  • Posso aggiornare il firmware di un Thin Client e come?

È sempre possibile aggiornare il firmware di un Thin Client e, sostanzialmente, esistono due modi per farlo: direttamente sul dispositivo oppure tramite una console di gestione centralizzata. Il primo caso, se si hanno installazioni cospicue di Thin Client, può diventare senza dubbio un problema anche dispendioso in termini di tempo ed energie. Il secondo caso è quello ideale, con pochi semplici click si potranno aggiornare i firmware di tutti i Thin Client in modo controllato e automatizzato e, soprattutto, comodamente dal proprio ufficio. Praim mette a disposizione per l’occorrenza la console di gestione ThinMan, alleato ideale per dedicare risorse alle giuste e redditizie attività!